Il congresso ha evidenziato i progressi nello studio dei materiali biologici e derivati nel campo della medicina rigenerativa, con particolare attenzione anche ai cambiamenti nell’ambito regolatorio. Questi elementi permetteranno nel prossimo futuro un significativo incremento del numeri di trial clinici per l’utilizzo di materiali biologici in ambito clinico e medico.
Una delegazione dell'Università del Piemonte Orientale, composta dalla professoressa Francesca Boccafoschi, ordinaria di Anatomia umana presso il Dipartimento di Scienze della Salute UPO, e da Dalila Di Francesco, dottoranda presso il laboratorio di Anatomia umana in co-tutela con Università Laval di Quebec City (Canada), ha partecipato alla tredicesima edizione del congresso “Biologic Scaffold for Regenerative Medicine”, che si è tenuta a Napa (California), dall'1 al 3 maggio. L'iniziativa è stata organizzata dall’Università di Pittsburgh (Pitt), in collaborazione con il McGowan Institute for Regenerative Medicine, il centro nazionale di eccellenza in medicina rigenerativa, dedicato allo sviluppo e alla messa in pratica di terapie che ripristinano la funzione di tessuti e organi.
Nel programma scientifico di queste giornate, la delegazione UPO ha presentato i risultati ottenuti nello studio delle vescicole legate alla matrice decellularizzata derivata da pericardio bovino. L'argomento, di cui UPO, assieme all’Università di Pittsburgh, è pioniera, è stato analizzato in un intervento della dottoranda Di Francesco, dal titolo “Bioactive Matrix Bound Nanovesicles from Decellularized Bovine Pericardium for Tissue Regeneration”. La presentazione ha riscosso un grande successo ed aperto la possibilità di nuove collaborazioni ed ambiti applicativi in medicina rigenerativa.
«Essere presenti a questo congresso – ha dichiarato la professoressa Francesca Boccafoschi – è stata una grande opportunità, dato il livello scientifico dei relatori. Inoltre, la partecipazione ha permesso di consolidare la collaborazione, nata già qualche anno fa, con il gruppo del professor Badylak e del dottor George Hussey, ambedue provenienti dall'Università di Pittsburgh, con i quali abbiamo discusso ampiamente e confrontato i risultati delle nostre ricerche, rafforzandone il significato scientifico. Sarà un grande piacere accogliere il professor Badylak ed il dottor Hussey presso la nostra università nel prossimo autunno, in occasione della seconda edizione della Academy in Medicina Rigenerativa.»
«La partecipazione a questo simposio – prosegue la dottoranda Dalila Di Francesco – è stata sicuramente una grossa opportunità per chi fa ricerca nel settore dei biomateriali naturali per medicina rigenerativa, e poter presenziare e presentare i nostri risultati è stato un grandissimo onore. Un’esperienza unica e sicuramente diversa dall’ambiente che si trova in congressi anche a più alta numerosità di partecipanti delle società internazionali. Infatti, il simposio è stato organizzato con il fine specifico di favorire la discussione scientifica a tu per tu, non solo tra gli esperti del campo, ma anche con aziende e medici, facendo emergere diversi punti di vista che danno rinnovata motivazione e nuove indicazioni utili alla nostra ricerca.»